LEGO® SERIOUS PLAY®: Workshop parte 8 – Creare un Workshop Lego che funzioni

Il processo di LEGO® SERIOUS PLAY è focalizzato sulla riflessione e sul dialogo dei partecipanti. Il compito del facilitatore è di aiutare i partecipanti a riflettere utilizzando i modelli costruiti con i LEGO®. Preparare un Workshop LEGO® è un operazione complessa che richiede delle attenzioni particolari.

Checklist del facilitatore LEGO® SERIOUS PLAY®

  1. Pianificare e preparare il processo. Il processo è molto influenzato dal tipo di sfide che vengono preparate.
  2. Impostare la scena e l’etichetta di LEGO® SERIOUS PLAY®
  3. Facilitare il processo in modalità “aperta” nel senso che le varie sfide devono avere una risposta aperta per favorire la riflessione e non deve esserci un’unica risposta giusta. Questo deve essere chiarito quando si propone la sfida.
  4. Assicurarsi che i partecipanti siano nel flusso”.

Più in generale quando si costruisce qualche cosa è utile che sia fatto in progressione per meglio strutturare l’esplorazione e l’apprendimento.

Pianificare l’agenda del Workshop LEGO® SERIOUS PLAY®

La prima cosa che fa un facilitatore è pianificare il processo in anticipo, fissando l’agenda del workshop. E’ infatti necessario preparare prima le sfide in modo che siano rilevanti per il workshop specifico, proprio perché la scelta delle sfide ha degli effetti importantissimi sul workshop e deve assicurare l’integrità e il corretto utilizzo del metodo.

Il metodo LSP è costruito secondo un approccio “a risposta aperta” che deve spingere soprattutto alla riflessione, piuttosto che a dare una risposta “corretta”.  Questo approccio presuppone che la sfida abbia più risposte “corrette” o “vere”.

Nel formulare una sfida deve essere chiaro che ci sono differenti modi per risolverla: deve essere posta come una sfida a risposa aperta per favorire la ricerca di nuovi scenari e nuove idee.

La costruzione di modelli, attraverso le sfide,  permette di raggiungere il nocciolo di quello su cui i partecipanti devono riflettere. Le domande devono essere focalizzate sulle esperienze e sulle caratteristiche, più che sui fatti e sulla conoscenza dei vari elementi.

I partecipanti tendono a vedere buone sfide come elementi che sia compresi facilmente e che scatenino i loro pensieri in modo diverso.

Tutto il gruppo di lavoro (incluso il facilitatore) rispondendo a una sfida formulata dal facilitatore beneficia durante l’interazione dell’esperienza e delle prospettive professionali di quel gruppo specifico.

Come passare da un compito all’altro

Spesso il modo migliore per portare i gruppi ad esplorare i vari aspetti è quello di strutturare il processo con delle sfide che, una dopo l’altro, portano sui diversi livelli di riflessione e astrazione.

Le domande che formano i diversi livelli sono quelle domande che fanno muovere da un certo livello di riflessione ad un altro. Costruire delle sfide su diversi “round” di riflessioni su uno stesso tema, ma da una serie di prospettive differenti amplia l’ambito delle riflessioni dei partecipanti e produce un dialogo più approfondito.

Manuale del Facilitatore LEGO® SERIOUS PLAY® Workshop

Questo articolo fa parte di una serie che ha lo scopo di essere un piccolo manuale per i Workshop LEGO® SERIOUS PLAY®, nello spirito Open del metodo così da poterlo diffondere in Italia. Il materiale si basa sul manuale rilasciato liberamente, esperienza e altre informazioni disponibile in rete. Non è collegato in alcun modo al gruppo LEGO e siete pregati di contattare l’autore in caso di problemi.

Copyright

LEGO® e SERIOUS PLAY® sono marchi registrati dalle aziende del Gruppo LEGO.

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