Il Planning Poker® è una tecnica per stimare tempo e impegno dei requisiti di progetto, Item del Product Backlog, User Stories e altro ancora. Si utilizzano mazzi di carte con progressioni numeriche eseguire delle stime collaborative. Come specificato nel BABOK® è importante notare che la stima è una stima, quindi una previsione di tempo e non implica l’impegno, inteso come commitment. Nonostante sia spesso chiamato anche “Scrum Poker”, Scrum è indipendente dalle tecniche.
Ruoli nel Planning Poker®
Non sono previsti ruoli ufficiali ma si possono schematizzare come segue:
- Estimator: i membri del Team. Persone con competenze specialistiche che si occuperanno sia di stimare che di eseguire poi il lavoro.
- Moderator: non partecipa direttamente alla stima ma coordina il workshop. Potrebbe essere lo ScrumMaster (Scrum), un Facilitatore o un Coach. Il ruolo potrebbe essere ricoperto anche da chi si occupa del Business.
- Business: che non partecipa direttamente alla stima, ma risponde ai dubbi del Team emersi durante il workshop. Solitamente il Product Owner (Scrum), i ruoli rappresentativi del Business (DSDM, Agile Project Management) o il Product Manager.
Svolgimento del Planning Poker®
Il Moderator introduce la sessione e distribuisce un mazzo di carte ad ogni Estimator. Per ogni elemento da stimare il Moderator legge a voce alta l’elemento su cui eseguire la stima. Se si hanno dei dubbi è possibile fare delle domande al Business. Quindi ogni Estimator seleziona privatamente una carta dal mazzo. Allo scadere del tempo – quando tutti hanno deciso – si girano le carte simultaneamente.
Se le stime sono discordanti – è possibile ed anche un occasione di imparare – il Moderator chiede agli Estimator “fuori dal coro” di spiegare le motivazioni della loro scelta, con lo scopo da poter condividere il loro punto di vista. Dopo la spiegazione e aver discusso su altri dubbi si procede con una nuova iterazione. Solitamente si può giungere ad una media condivisa in due o tre iterazioni.
Le carte del Planning Poker®
Il formato delle carte è libero. Vengono solitamente utilizzate serie numeriche progressive sia lineari (0, 1, 2, 4, 8, 16, 32…) che la successione di Fibonacci (1, 2, 3, 5, 8, 13, 21). In alcuni casi si aggiungono ai numeri un punto interrogativo, il simbolo dell’infinito, oppure una tazzina di caffè (ad indicare la necessità di una pausa da parte dei partecipanti). Le carte ufficiali della Mountain Goat Software includono ?, 0, 1/2, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 20, 40, 100, e ∞.
Uno studio sconsiglia l’utilizzo di Fibonacci – in quanto si tende a sottostimare – e consigliano le successioni lineari.
Note per il Facilitatore nel Planning Poker®
Nella tecnica non sono definite regole precise per il Setting, ma considerando la natura collaborativa potrebbero essere utilizzate differenti disposizioni come :
- Gli Estimator a mezza luna, in mezzo Moderator e Business
- Gli Estimator in cerchio, come una partita di poker
Il Moderator è di fronte agli Estimator – o al di fuori del cerchio – e tiene traccia degli oggetti stimati. Può aiutarsi con strumenti di Visual Management come dei cartoncini dove sono appuntati i vari oggetti da stimare, poi posizionati su una lavagna o sui quali appuntare la stima. Gli Estimator non dovrebbero essere più di 9, considerando anche il numero magico del Team Scrum 5 più o meno 2.
Per ottimizzare il tempo è solitamente utile l’utilizzo di Timebox per gestire le domande, per la scelta delle stime e per le discussioni. James Grenning indica che delle stime possono essere fatte anche nell’ordine di alcuni minuti per ogni elemento.
Durante la discussione è importante che non vengano attaccati gli Estimator ma che siano spiegate le motivazioni dietro le loro scelte. Pertanto delle domande formulate correttamente sono: “Come mai pensi che questo oggetto richieda molto tempo?” oppure “Come mai pensi che questo oggetto richieda poco tempo?”.
Il Planning Poker® è una tecnica divertente, pertanto è possibile “rompere il ghiaccio”.
La storia del Planning Poker®: l’Oracolo di Delfi ora gioca a Poker
La tecnica è stata descritta nel 2002 da James Grenning nell’articolo “Planning Poker or How to avoid analysis paralysis while release planning” e portata al successo nel 2005 da Mike Cohn nel suo libro “Agile Estimating and Planning”. Il Planning Poker è una semplificazione del metodo Wideband Delphi sviluppato da Barry Boehm e John A. Farquhar nel 1970 come derivazione del metodo Delphi il 1950 e il 1960 di Olaf Helmer, Norman Dalkey, and Nicholas Rescher. L’origine del termine Delphi, tributo all’Oracolo di Delfi.
Risorse
- Il manuale “A guide to the Business Analysis Body of Knowledge (BABOK® guide), version 2.0” edito da IIBA®
- L’articolo “Planning Poker or How to avoid analysis paralysis while release planning” di James Grenning
- Il libro “Agile Estimating and Planning” di Mike Cohn, edito da Prentice Hall
- Le FAQ sul Planning Poker di Mountain Goat Software
- Lo studio “Does the use of Fibonacci numbers in Planning Poker affect effort estimates?“
- La versione on-line del Planning Poker
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