Un Workshop LEGO® SERIOUS PLAY® si struttura in una serie di sfide proposte dal facilitatore. Le sfide sono pianificate prima del workshop dal facilitatore per ottenere uno scopo preciso. Pertanto, dopo che i partecipanti hanno eseguito lo “skill building” si può proseguire con il workshop vero e proprio che che si focalizza sull’obiettivo. A tale scopo il facilitatore può utilizzare due differenti categorie di sfide: strutturare modelli individuali o strutturare modelli condivisi.
Solitamente un workshop comincia con la costruzione di modelli individuali chiedendo poi ai partecipanti di aggiungere elementi a tali modelli e quindi creare delle connessioni con altri modelli. L’aggiunta di elementi può essere un modo di investigare su dei dettagli specifici di una questione oppure di aggiungere una nuova dimensione e una nuova prospettiva a quello che hanno già fatto. Le connessioni sono invece create tra differenti modelli e si possono fare mettendo i vari modelli a una certa distanza e collegandoli oppure costruendo fisicamente due modelli in modo da rappresentare la relazione.
Gestire la costruzione di modelli LEGO® SERIOUS PLAY® condivisi
Quando il facilitatore chiede di utilizzare elementi aggiuntivi come ad esempio creare delle connessioni, queste possono essere costruite anche in relazione ai modelli condivisi e possono essere costruite singolarmente o in gruppo.
La costruzione di modelli condivisi richiede un facilitatore capace in quanto la costruzione può evidenziare delle dinamiche di gruppo complesse che invece non si hanno quando si costruisce il modello individuale. Un elemento importante è che i modelli condivisi si costruiscono a partire dalla combinazione dei vari modelli individuali in un unico modello attraverso un processo di dialogo e negoziazione. Quando si pianifica la costruzione di un modello condiviso è di cruciale importanza considerare:
- Prima del modello condiviso fare sempre prima un modello individuale per comprendere la risposta alla sfida della singola persona. Questo assicura che la voce di ognuno sia comunque ascoltata.
- Fare un modello condiviso non vuol dire ridurre tutto ad un minimo comun denominatore rispetto ai modelli individuali. Un modello condiviso deve avere lo scopo di prendere più dettagli possibili da tutti i modelli individuali secondo le varie prospettive individuali di modo che ognuno accetti e riconosca come proprio il modello condiviso.
Manuale del Facilitatore LEGO® SERIOUS PLAY® Workshop
Questo articolo fa parte di una serie che ha lo scopo di essere un piccolo manuale per i Workshop LEGO® SERIOUS PLAY®, nello spirito Open del metodo così da poterlo diffondere in Italia. Il materiale si basa sul manuale rilasciato liberamente, esperienza e altre informazioni disponibile in rete. Non è collegato in alcun modo al gruppo LEGO e siete pregati di contattare l’autore in caso di problemi.
Copyright
LEGO® e SERIOUS PLAY® sono marchi registrati dalle aziende del Gruppo LEGO.
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